Abbiamo perso nel tempo la grande ricchezza di testi e Vangeli ritenuti eretici, traducendo malamente la parola originaria “apocrifo” (“nascosto”) che invece potremmo intendere come testi “di difficile interpretazione”. Nel 367 d.C. fu Atanasio di Alessandria, dopo aver fissato le regole del canone, a ridurre gli scritti del Nuovo Testamento a 27, ufficializzati nel successivo Concilio di Roma. Se ne conoscono oggi più di 120, ma di molti non ci sono arrivati i relativi testi. Dei rimanenti, in questo libro, ne è stata fatta una selezione eliminando quelli palesemente non realistici, anche se scritti in buona fede; non sono stati neanche considerati quelli molto simili tra di loro, scegliendo quelli a cui la critica moderna ha assegnato la primogenitura. Infine i testi e i Vangeli qui riportati sono: ProtoVangelo di Giacomo, Vangelo di Maria Maddalena, Vangelo di Pietro, Vangelo di Gamaliele, Relazione di Nicodemo, Relazione di Giuseppe d’Arimatea, Natività di Maria, Storia di Giuseppe, Morte di Maria, Lettera di Ponzio Pilato a Tiberio Cesare, Apocalisse di Pietro, Apocalisse di Paolo, Vangelo di Tommaso, Vangelo di Filippo, Vangelo della Verità. Essi ci offrono uno spaccato della varietà e della ricchezza del cristianesimo primitivo, delle sue domande e delle sue risposte, delle sue sfide e delle sue speranze. L’allargamento della conoscenza attraverso questi testi non canonici sulla vita e sugli insegnamenti di Gesù, serve da stimolo a continuare a riscoprire il vero volto di Gesù e il suo complesso messaggio di salvezza, troppo semplificato nei Vangeli canonici. I testi sono senza alcun commento, lasciando al lettore il diritto di farsene un’opinione personale, senza altrui interferenze.
