PREISTORIA: Incontro Fatale Formato Kindle

PREISTORIA: SCONTRO FATALE
È un romanzo ambientato alla fine del Palelitico, in Abruzzo, quando l’ultima era glaciale stava per
cedere il passo al riscaldamento del pianeta. L’ambientazione in Abruzzo non è casuale, infatti l’Autore
trae ispirazione da alcuni ritrovamenti dell’archeologo/paleontologo Concezio Rosa (1824-1876) in Val
Vibrata e nelle colline verso l’interno alle pendici dell’Appennino.
L’importanza dei reperti trovati e la loro pregevole fattura hanno fatto definire la località di Ripoli, in Val
Vibrata, la “Milano del Neolitico”, oppure addirittura la “Prima capitale d’Italia”.
Nel romanzo siamo nel corso dell’ultima era glaciale. Le valli abruzzesi sono abitate da numerose tribù di
Uomo Sapiens-Sapiens, viceversa i rilievi e gli altopiani, in gran parte coperti dai ghiacciai, sono occupati
da pochi gruppi di ominidi ormai in via di estinzione, classificati come Uomo di Neanderthal.
Partendo da poche certezze, testimoniate da resti e reperti, l’autore descrive la vita all’interno di queste
popolazioni, i rapporti tra i vari individui, i contrasti, le feroci lotte per la sopravvivenza.
Descrive usi e costumi delle due razze, come si procuravano il cibo, come avvenivano le loro battute di
caccia, quali erano le competenze in termini di erbe medicinali, quali utensili usavano.
È un’opera di straordinario impatto e realismo, dove l’autore mette a nudo la ferocia e l’avidità distruttiva
dell’uomo Sapiens, contrapposta alla gentilezza e bontà dell’uomo di Neanderthal.
Le vicende descritte e i protagonisti della narrazione daranno al lettore spunti di riflessione su come
sarebbe stato diverso il genere umano se la ferocia dell’uomo Sapiens non avesse decretato lo sterminio e
la estinsione del generoso uomo di Neanderthal.
Non è il primo né sarà l’ultimo caso di distruzione di una specie; tali distruzioni hanno arrecato danni
immensi a quella che oggi viene definita bio-diversità. I nostri feroci e insaziabili progenitori e poi noi
stessi, si sono dedicati con impegno a questa pratica perversa, determinando l’annientamento di animali,
distruggendo piante e alterando in modo irreversibile l’ambiente.