Brütting Mount Bona High, Scarpe da Arrampicata Alta Unisex-Adulto

Ho utilizzato queste scarpe durante le vacanze in Austria e Germania, complessivamente circa 180 km percorsi prevalentemente su sentieri alpini spesso con pietraie e roccia, strade bianche e asfaltate. Si sono comportate davvero molto bene come grip, comfort e anche impermeabilità.Le Monta Bona High sono scarpe decisamente valide con un rapporto prezzo/qualità/prestazioni ottimo, nello specifico le ho pagate poco più di 40€ durate i saldi estivi di Amazon ma considerando la buona impermeabilizzazione e la suola in Vibram, escludendo alcune pecche di compromesso nella struttura della scarpa di cui parlerò più avanti, direi che abbiamo una scarpa che tecnicamente vale oltre i 100€.La cosa che mi è piaciuta di più è la calzata e la sagomatura della punta, che pur offrendo una buona protezione e robustezza, offre un' ottima flessibilità e comfort quando si punta l'avampiede dovuta sia ad una tomaia morbida (anche troppo per determinati utilizzi) ma soprattutto ad una alla finitura della parte superiore della punta della calzatura, dove una riuscita progettazione delle cuciture e intersezioni tra gomma, pelle e tessuto sintetico facilitano la flessione naturale dell'avampiede senza penalizzare la rigidità della punta e quindi al protezione delle dita.CALZABILITA' E STRUTTURAGlobalmente lo scarponcino ha un design agile e discreto, molto leggere e comode, i passanti dei lacci sono sufficientemente robusti e fasciano correttamente il collo del piede. La parte alta pur con qualche compromesso di finitura garantisce la dovuta protezione alla zona malleolo/caviglia, anche se un design un po sommario e una foderatura interna economica in caso di calzini un po corti e sottili potrebbe provocare qualche irritazione cutanea. Problema comunque molto relativo se si vanno ad utilizzare adeguati calzini da escursionismo.L'appoggio sul tallone per i miei gusti è un pelo troppo duro in discesa, niente che non si possa però risolvere sostituendo la soletta originali con una magari da running con il tallone in gel.Sono scarpe mediamente calde, a seconda del contesto di utilizzo. Va da sé che in quanto impermeabili e in pelle scamosciata e sintetico sono da considerarsi calzature autunnali e primaverili. L'estate a parte i fondovalle alle quote più basse direi che viste le tipiche escursioni termiche delle zone alpine vanno più che bene. Per l'inverno non saprei ma magari con un buon calzino termico tecnico da montagna immagino possano cavarsela anche in scenari invernali non troppo rigidi.IMPERMEABILITA'La scarpa ha una membrana interna in tessuto impermeabile e traspirante "Comfortex", immagino un brevetto proprietario di Bruetting; non sarà tecnicamente al livello del blasonato GoreTex ma per ora fa il suo lavoro piuttosto bene. Almeno nei primi 180km che ho percorso dei quali quasi un terzo con fondi, umidi, fangosi e bagnati hanno tenuto bene, anche in alcuni guadi di piccoli ruscelli dove il piede è stato immerso per pochi secondi ad almeno un terzo della calzatura. Esaminando l'interno dello scarponcino una volta rimossa la soletta ho notato che la cucitura della membrana impermeabile passa in senso trasversale rispetto alla suola della scarpa. Una scelta intelligente che elimina cuciture sulla parte superiore della scarpa dove in caso di immersione sarebbe più facile per l'acqua penetrare.TOMAIA E GRIPVeniamo ad un elemento chiave per ogni scarpa da montagna: la tomaia. In questo caso tanto di cappello a Bruetting per essere riusciti ad offrire un scarpa gommata Vibram in questa fascia di prezzo. Mediamente bisogna spendere almeno il doppio per trovare questa caratteristica su calzature di questo tipo. Il profilo del carrarmato è decisamente ben studiato, la tacchettatura è aggressiva quanto basta per garantire una buona presa sui terreni morbidi e umidi, e anche nelle situazioni con fango denso una buona spaziatura tra i tasselli e l'assenza di solchi troppo stretti nella scolpitura evita l'accumulo di fango, mantenendo la scarpa leggera e sempre in grado di attaccare il terreno. Buono il grip su radici umide e meglio ancora su roccia bagnata sia in salita lavorando di avampiede che in discesa con la pianta posteriore.Sull'asciutto niente da ridire, specialmente su pietra il grip è ottimale, offrendo salite in aderenza di massima sicurezza.La scarpa ispira una buona confidenza sia nei movimenti frontali che quando si posiziona il piede lateralmente "di taglio" nei passaggi più ripidi.Non ho risparmiato alla scarpa neppure qualche via ferrata in cui nuovamente ho apprezzato il grip della suola in vibram che unita alla precedentemente citata flessibilità e robustezza della punta garantiscono ottime doti di presa quando si punta il piede su roccia.Sulla durata dire che c'è da aspettarsi quello che da sempre offre il Vibram: ottimo compromesso tra resa e consumo. A fronte dei miei 180km percorsi come si vede anche dalle foto allegate a parte una certa smussatura e abrasione nella zona dell'avampiede (dovuta principalmente a "frenate" su discese piuttosto aggressive su pietraie e roccia) direi che la la suola è ancora in condizioni eccellenti.CONCLUSIONIConsiglierei la scarpa assolutamente per un utilizzo occasionale, ma anche per gli appassionati regolari della montagna che non si fanno intortare troppo dal marketing della marche più blasonate e che con delle aspettative adeguate al prezzo ovviamente, troveranno una calzatura al livello di prodotti appunto di marche ben più note e costose.Le scarpe sono davvero molto comode mi hanno tolto parecchie soddisfazioni specialmente nei passaggi più tecnici o le situazioni un po più insidiose di fango e bagnato.Due cose avrebbero reso le Mount Bona High delle scarpe non solo ottime ma eccezionali a mio avviso: una tomaia più rigida alle torsioni trasversali, quindi più performante e sicura su pietraie e smosso, e una zona tallone più rigida in grado di offrire maggiore supporto e tenuta laterale alla caviglia. Due fattori che rendono la scarpa più faticosa da controllare (specialmente quanto riguarda il tallone) e un po meno sicura per la caviglia ma solo nei succitati scenari con pietraie e smosso.Va da se che l'investimento tecnico per la realizzazione di strutture più complesse e materiali ulteriori per soddisfare queste caratteristiche avrebbero inevitabilmente portato al scarpa su un'altra fascia di prezzo, quindi considererei queste pecche come minori e più che accettabili in rapporto al valore assoluto e il prezzo finale del prodotto.PUNTI DI FORZA- Prezzo contenuto e qualità costruttiva e dei metariali- Comodità e leggerezza della calzatura- Robustezza e flessibilità della punta- Buona impermeabilità- Prestazioni e resa della suola in VibramPUNTI DEBOLI- Finiture interne della parte alta della scarpa- Rigidità e tenuta laterale della zona tallone- Tomaia un po troppo morbida per le pietraie più aggressive- Rigidità torsionale longitudinale della suola un po scarsa in determinati contesti